Raccolta firme per referendum abrogativi e proposte di legge di iniziativa popolare

Gli elettori residenti del Comune di Genzano di Roma potranno firmare i progetti di legge di iniziativa popolare (proposte attive) dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00, presentandosi nella sede del Comune al primo piano presso l’Ufficio Elettorale-Anagrafe, muniti di carta d’identità in corso di validità.

Proposte attive

Si comunica alla cittadinanza che sono disponibili presso gli Uffici Comunali i moduli per la raccolta firme di tre proposte di legge popolare promosse dal Comitato "Liberi in veritate" e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 Novembre 2023, aventi i seguenti oggetti:

  1. Diritto all'autoproduzione del cibo - Nella costituzione della Repubblica Italiana, al Titolo III (Rapporti economici), all’articolo 44, si aggiunge il seguente: “Terzo comma. “Tutti i cittadini e i soggetti residenti nel territorio della Repubblica hanno il diritto assoluto e irrinunciabile di coltivare la terra e di allevare animali sul suolo di proprietà, senza scopo di lucro, per il soddisfacimento dei bisogni alimentari propri e della propria famiglia.”
  2. Diritto alla libertà di pagamento in contanti - All’art. 1277 del codice civile (Debito di somma di danaro), si aggiunge il seguente: “Comma 3: “L’estinzione delle obbligazioni pecuniarie può sempre avvenire mediante pagamento in denaro contante”.
  3. Stop all'indottrinamento gender nelle scuole - Nella costituzione della Repubblica Italiana, al Titolo II (Rapporti etico-sociali), all’Articolo 30 si aggiunge il seguente: “comma 2-bis: Le scelte relative all’educazione e all’istruzione dei figli minori in ambito religioso, morale, scientifico, sanitario, politico e affettivo-sessuale spettano in ultima istanza al padre e alla madre, i quali pertanto potranno sempre negare il proprio consenso all’insegnamento all’interno della struttura scolastica di teorie contrastanti con i loro principi e convinzioni morali”.

Scadenza: dal 15 gennaio al 30 Giugno 2024


Si comunica alla cittadinanza che sono disponibili presso gli Uffici Comunali il modulo per la raccolta firme di n. 1 proposta di legge promossa dal Comitato "Una firma per la vita" e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 Dicembre 2023,  avente ad oggetto: Diritto alla vita, reddito di maternità, sostegno ai sofferenti.

Scadenza: entro il 30 Giugno 2024

 


Finalità del servizio

​I Comitati Promotori attivano l'ufficio elettorale per la raccolta di firme relative a proposte di legge di iniziativa popolare o richieste di referendum abrogativi.

L'ufficio Elettorale provvede a pubblicare sul sito istituzionale del Comune, in avvisi/comunicati, le informazioni inerenti le modalità di raccolta e assicura agli elettori la possibilità di sottoscrivere i moduli negli orari di ricevimento del pubblico.

Referendum abrogativo

L'articolo 75 della Costituzione riserva l'iniziativa referendaria ai cittadini (500.000 elettori, le cui sottoscrizioni devono essere raccolte su appositi moduli ed essere autenticate da un pubblico ufficiale. Possono firmare tutti i cittadini italiani che siano elettori.

La sottoscrizione può essere fatta anche fuori dal proprio Comune di residenza), o alle Regioni (5 Consigli regionali), questi possono proporre all'elettorato "l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".

Il quorum indica il numero minimo di elettori che devono partecipare alla votazione perché il referendum sia valido e perciò idoneo ad abrogare la disposizione oggetto del quesito: esso è fissato nella maggioranza degli aventi diritto al voto.L'articolo 75 stabilisce inoltre che deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

Non tutte le leggi possono essere oggetto di abrogazione tramite referendum: alcune materie sono sottratte dal secondo comma dello stesso art. 75 della Costituzione dall'azione dell'istituto. In più non è possibile abrogare mediante referendum disposizioni costituzionali, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria. La Corte Costituzionale, che deve pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del referendum, ha esteso l'elenco ritenendo inammissibili referendum che non abbiano oggetto unitario o il cui esito positivo paralizzerebbe l'attività di un organo costituzionale, determinando un vuoto legislativo.

 

Legge di iniziativa popolare

La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all'iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale (come la Regione), un progetto di legge, che sarà discusso e votato.
L'iniziativa popolare è un istituto di democrazia partecipativa, in quanto la sola volontà del corpo elettorale non produce di per sé effetti sull'ordinamento, infatti vi deve essere anche la volontà del titolare della funzione legislativa (il Parlamento a livello nazionale e il Consiglio Regionale a livello regionale) affinché il testo diventi legge.
Il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell'istituzione acceduta: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme e presentare la proposta alla Corte di Cassazione. Anche tali firme devono essere raccolte su moduli appositi e devono essere autenticate da un pubblico ufficiale con le medesime modalità previste per le proposte di Referendum abrogativo).

 

Petizione popolare

Una petizione è una richiesta ad un'autorità - generalmente governativa - o a un ente pubblico. Nel linguaggio colloquiale, una petizione è un documento sottoscritto da più individui e indirizzato a un ente pubblico o privato.
Per una petizione non è necessaria l'autentica di firma con la registrazione degli estremi di un documento d'identità, per questo le raccolte di firme su Internet hanno lo stesso valore legale anche quando non utilizzano meccanismi di autenticazione dell'utente come la firma digitale. Per la petizione non esiste un numero minimo di firme da raccogliere o la necessità di convalida delle firme.
Il Parlamento Europeo prevede che un qualsiasi cittadino può presentare una petizione, individualmente o in associazione con altri.
L'ordinamento legislativo italiano conferisce ai cittadini il diritto di ricorrere allo strumento della petizione popolare all'art. 50 della Costituzione. Il diritto di petizione è inoltre considerato diritto fondamentale dell'Unione Europea e, come tale, inserito nell'apposita Carta dal Parlamento Europeo all'art. 44.
Per le petizioni alla commissione europea la raccolta delle firme si può effettuare sia cartacea sia online, ed è necessario inserire almeno nome, cognome e comune di residenza. Non esiste certificazione autentica, le firme servono a dimostrare il consenso dei cittadini sulla richiesta.