Proposte attive
I cittadini residenti, potranno firmare dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00, presentandosi nella sede del Comune al primo piano presso l’Ufficio Elettorale-Anagrafe, muniti di carta d’identità in corso di validità.
Si avvisa la cittadinanza che sono disponibili i moduli per la raccolta firme sulle seguenti proposte di iniziativa popolare:
Richiesta referendum abrogativo dell'art. 842 del C.C., approvato con R.D. del 16/03/1942 n. 262, primo e secondo comma
Richiesta di iniziativa popolare promossa dal comitato referendario Ora Referendum Contro la Caccia, annunciata sulla G.U. n. 83 del 07/04/2023.
Scadenza: Raccolta firme dal 26 aprile al 20 giugno 2023
Si avvisa la cittadinanza che sono disponibili i moduli per la raccolta firme sulle seguenti proposte di iniziativa popolare:
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Principi e disposizione per la riforma della finanza pubblica locale
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Principi e disposizioni per la tutela del risparmio e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti
Richiesta di iniziativa popolare, promossa del Comitato promotore Riprendiamoci il Comune
Scadenza: Raccolta firme Termine 15 Luglio 2023
Si avvisa la cittadinanza che sono disponibili i moduli per la raccolta firme sulle seguenti proposte di iniziativa popolare:
Richiesta referendum per l'abrogazione parziale dell'art. 1 comma 6, lettera a), legge 9 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”
Richiesta di iniziativa popolare promossa dal comitato referendario Ripudia la guerra, annunciata sulla G.U. n. 64 del 16/03/2023
Scadenza: Raccolta firme Termine 17 Luglio 2023
- G.U. n. 64 del 16/03/2023
- Manifesto
Proposte scadute
Progetto di legge di iniziativa popolare
Recesso dello Stato da Unione Europea
G.U. n. 136 del 28 maggio 2020
Progetto di legge di iniziativa popolare.
Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo
Finalità del servizio
I Comitati Promotori attivano l'ufficio elettorale per la raccolta di firme relative a proposte di legge di iniziativa popolare o richieste di referendum abrogativi.
L'ufficio Elettorale provvede a pubblicare sul sito istituzionale del Comune, in avvisi/comunicati, le informazioni inerenti le modalità di raccolta e assicura agli elettori la possibilità di sottoscrivere i moduli negli orari di ricevimento del pubblico.
Referendum abrogativo
L'articolo 75 della Costituzione riserva l'iniziativa referendaria ai cittadini (500.000 elettori, le cui sottoscrizioni devono essere raccolte su appositi moduli ed essere autenticate da un pubblico ufficiale. Possono firmare tutti i cittadini italiani che siano elettori.
La sottoscrizione può essere fatta anche fuori dal proprio Comune di residenza), o alle Regioni (5 Consigli regionali), questi possono proporre all'elettorato "l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".
Il quorum indica il numero minimo di elettori che devono partecipare alla votazione perché il referendum sia valido e perciò idoneo ad abrogare la disposizione oggetto del quesito: esso è fissato nella maggioranza degli aventi diritto al voto.L'articolo 75 stabilisce inoltre che deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Non tutte le leggi possono essere oggetto di abrogazione tramite referendum: alcune materie sono sottratte dal secondo comma dello stesso art. 75 della Costituzione dall'azione dell'istituto. In più non è possibile abrogare mediante referendum disposizioni costituzionali, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria. La Corte Costituzionale, che deve pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del referendum, ha esteso l'elenco ritenendo inammissibili referendum che non abbiano oggetto unitario o il cui esito positivo paralizzerebbe l'attività di un organo costituzionale, determinando un vuoto legislativo.
Legge di iniziativa popolare
La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all'iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale (come la Regione), un progetto di legge, che sarà discusso e votato.
L'iniziativa popolare è un istituto di democrazia partecipativa, in quanto la sola volontà del corpo elettorale non produce di per sé effetti sull'ordinamento, infatti vi deve essere anche la volontà del titolare della funzione legislativa (il Parlamento a livello nazionale e il Consiglio Regionale a livello regionale) affinché il testo diventi legge.
Il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell'istituzione acceduta: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme e presentare la proposta alla Corte di Cassazione. Anche tali firme devono essere raccolte su moduli appositi e devono essere autenticate da un pubblico ufficiale con le medesime modalità previste per le proposte di Referendum abrogativo).
Petizione popolare
Una petizione è una richiesta ad un'autorità - generalmente governativa - o a un ente pubblico. Nel linguaggio colloquiale, una petizione è un documento sottoscritto da più individui e indirizzato a un ente pubblico o privato.
Per una petizione non è necessaria l'autentica di firma con la registrazione degli estremi di un documento d'identità, per questo le raccolte di firme su Internet hanno lo stesso valore legale anche quando non utilizzano meccanismi di autenticazione dell'utente come la firma digitale. Per la petizione non esiste un numero minimo di firme da raccogliere o la necessità di convalida delle firme.
Il Parlamento Europeo prevede che un qualsiasi cittadino può presentare una petizione, individualmente o in associazione con altri.
L'ordinamento legislativo italiano conferisce ai cittadini il diritto di ricorrere allo strumento della petizione popolare all'art. 50 della Costituzione. Il diritto di petizione è inoltre considerato diritto fondamentale dell'Unione Europea e, come tale, inserito nell'apposita Carta dal Parlamento Europeo all'art. 44.
Per le petizioni alla commissione europea la raccolta delle firme si può effettuare sia cartacea sia online, ed è necessario inserire almeno nome, cognome e comune di residenza. Non esiste certificazione autentica, le firme servono a dimostrare il consenso dei cittadini sulla richiesta.