Contrasto alla violenza di genere

 

Lo scorso aprile il Comune di Genzano di Roma ha ratificato il protocollo operativo per il contrasto alla violenza di genere e sui minori. Il protocollo è stato stipulato tra la Procura della Repubblica di Velletri, il Tribunale di Velletri, l’Azienda Sanitaria Locale Roma 6, la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Roma, le Forze dell’Ordine, l’Ufficio Scolastico Territoriale e i Comuni operanti sul territorio che ricade sotto la giurisdizione della Procura della Repubblica di Velletri: Albano, Anzio, Ardea, Ariccia, Artena, Carpineto Romano, Castel Gandolfo, Ciampino, Colleferro, Colonna, Frascati, Gavignano, Genzano di Roma, Gorga, Grottaferrata, Labico, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Montelanico, Monteporzio Catone, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Segni, Valmontone, Velletri.

Il protocollo d'intesa per la promozione di azioni e politiche attive finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza contro le donne e i minori e alla realizzazione di una rete di accoglienza, ascolto, protezione delle vittime di violenza di genere e di quelle in condizioni di particolare vulnerabilità si propone di potenziare le forme di sostegno e di assistenza delle donne vittime di violenza e dei loro figli mediante un approccio integrato. Tale provvedimento nasce dall'esigenza di adottare misure volte sia ad inasprire il trattamento punitivo nei confronti dell'autore delle condotte criminose, sia ad introdurre misure di protezione nei confronti delle donne e di prevenzione di ogni forma di violenza di genere, così come previsto dalla Convenzione di Instanbul. Il protocollo prevede inoltre l’istituzione di un tavolo tecnico interistituzionale per la verifica delle attività svolte e dei risultati conseguiti e di una cabina di regia per il monitoraggio e la programmazione delle iniziative adottate.

Il sistema di contrasto alla violenza contro le donne e alla violenza di genere nella Regione Lazio è articolato sulla base dei seguenti servizi: sportelli antiviolenza, centri antiviolenza, case rifugio e case di semiautonomia. Tali servizi devono essere realizzati e gestiti, in forma associata, dai Comuni e dalle Asl in coordinamento con le Forze dell'Ordine e della Polizia locale. Nel nostro territorio tale sistema è stato implementato con la realizzazione di tre centri antiviolenza, di cui uno ad Ariccia per il sovrambito 6.2 + 6.5.

Campagna della Regione Lazio contro la violenza sulle donne.